Aumentare gradualmente l’età pensionabile dagli attuali 62 anni a 64 nel 2030 è la misura di riforma delle pensioni più importante e più controversa. Gli oppositori sottolineano che i lavoratori sono colpiti in modo disomogeneo: l’impatto è particolarmente elevato per coloro che iniziano a lavorare in tenera età, spesso in lavori pesanti e poco retribuiti. Ci sono state ancora manifestazioni di massa contro i piani giovedì, la 12a Giornata nazionale del lavoro da quando il governo ha annunciato i piani.
In Francia, la decisione del Consiglio costituzionale, che doveva esaminare se i piani pensionistici fossero conformi alla costituzione, era attesa con ansia. Il consiglio ha anche bocciato la proposta dei partiti di sinistra di indire un referendum sull’innalzamento dell’età pensionabile.
La sentenza del consiglio è stato il passo finale nel processo politico relativo alla riforma delle pensioni. Nonostante gli appelli dei sindacati e dell’opposizione a non firmare la legge ancora duramente conquistata, sabato mattina le comunicazioni ufficiali del governo francese hanno mostrato che Macron l’aveva finalmente promulgata.
Sebbene il presidente e il suo governo avessero sperato che il governo del Consiglio avrebbe ridotto la resistenza, non sembra essere stato affatto così. I sindacati chiedono un’altra giornata lavorativa su larga scala il 1° maggio, festa del lavoro. Fino ad allora, si rifiutano di parlare. All’inizio di questa settimana, Macron ha invitato i sindacati a cercare di mediare i colloqui.
Anche l’opposizione politica non sembra accettare la decisione. Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra radicale “La France Insommés”, uno dei maggiori partiti di opposizione in Parlamento, ha promesso che “la lotta continuerà”.
Marine Le Pen, del partito di estrema destra Raduno nazionale, ha dichiarato venerdì sera al Consiglio costituzionale che la riforma delle pensioni “non è stata ancora sigillata”.
Le procedure sono state abrogate anche dalla legge sulle pensioni
Non tutte le parti della legge sulle pensioni sono state approvate dal Consiglio. Tra l’altro, il grande indicatore, che obbligherà le aziende con più di mille dipendenti a pubblicare il numero di anziani che impiegano, non prevede la riforma del sistema pensionistico, secondo il consiglio. Pertanto, tale misura è stata omessa.
Venerdì sera, più di tremila manifestanti si sono radunati davanti al municipio di Parigi. Le misure sono state annunciate anche venerdì sera in altri centotrenta luoghi della Francia.
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