martedì, Novembre 26, 2024

La Polonia convoca l’ambasciatore belga a Varsavia dopo il discorso di de Croo | All’estero

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La Polonia ha convocato l’ambasciatore belga nella capitale, Varsavia, Luke Jacobs, in risposta a Osservazioni del primo ministro belga Alexandre de Krue (Open Vld) Qualche giorno fa al Collegio d’Europa a Bruges. Nel discorso, de Croo ha criticato il suo omologo polacco Mateusz Morawiecki e lo ha messo in guardia contro l’escalation del conflitto sulle regole fondamentali dello stato di diritto e del progetto europeo.




Secondo il ministero degli Esteri, l’incontro si svolgerà venerdì pomeriggio. L’Ufficio del Primo Ministro vede questo come un’indicazione che la lettera è stata ascoltata a Varsavia. Si dice che il discorso di De Croo sia stato visto più di 300.000 volte sui social media.

“A coloro che danno intervistatori incendiari e pensano che sia necessario dichiarare una nuova guerra mondiale sul Financial Times, direi: stai giocando a un gioco pericoloso, stai giocando con il fuoco quando sei in guerra con te stesso per motivi politici”, de Croo ha detto durante il discorso. Colleghi europei». Tuttavia, ha precisato il premier Intervista alla Borsa britannicaIl primo ministro Morawiecki ha sottolineato, tra l’altro, che “l’Europa deve smettere di portarci la pistola in testa”.

Polexit non è una soluzione.

Morawiecki ha minacciato di usare “ogni mezzo disponibile” se l’UE avesse continuato a resistere alle riforme giudiziarie attuate dal suo governo nazionale. Secondo il governo è necessario sradicare la corruzione nel Paese, ma secondo l’Unione Europea mina la separazione dei poteri. Il conflitto ha raggiunto il suo culmine quando la Corte costituzionale di Varsavia ha stabilito, dopo una domanda di Morawiecki all’inizio di questo mese, che parti dei trattati europei violavano la costituzione polacca.

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Secondo de Croo, l’attacco era “totalmente inaccettabile”. Questa volta non si tratta della “maltrattata arroganza dei cosiddetti vecchi Stati membri”, secondo il premier, ma piuttosto della condanna “della stragrande maggioranza degli Stati membri, dai Paesi baltici al Portogallo, che concordano sul fatto che la nostra unione è un’unione di valori e non una macchina monetaria”. Secondo lui, Polexit non è la risposta. “Dobbiamo sfidarli. Non dobbiamo cadere nella loro trappola, ma dobbiamo ascoltare il messaggio dei 100.000 cittadini polacchi che sono scesi in piazza con le bandiere polacche ed europee fianco a fianco”, ha detto il premier.

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