Punti chiave
- Türkiye prevede di investire 43 miliardi di euro l’anno prossimo Per la difesa e la sicurezzala versione più alta di sempre.
- Il Paese destinerà 165 miliardi di lire al Fondo di sostegno all’industria della difesa e altri 694,5 miliardi di lire per esigenze di sicurezza interna.
- La spesa turca per la difesa è aumentata del 17,5% rispetto allo stanziamento di circa 38 miliardi di euro dello scorso anno.
Türkiye prevede di stanziare 43 miliardi di euro per la difesa e la sicurezza il prossimo anno. Questa grossa somma, pari a 913,9 miliardi di lire turche, comprende 165 miliardi di lire destinati soprattutto al Fondo di sostegno alle industrie della difesa. Altri 694,5 miliardi di lire furono stanziati per esigenze di sicurezza interna, compresi enti come il Ministero dell’Interno, la polizia e il Servizio nazionale di intelligence.
La spesa per la difesa turca è aumentata costantemente negli ultimi anni. Il budget proposto per il 2025 rappresenta un aumento del 17,5% rispetto alla dotazione del 2024 di circa 38 miliardi di euro. Questa escalation riflette la presenza militare attiva della Turchia in diverse regioni, tra cui Siria, Iraq, Libia, Somalia e Qatar, nonché la sua presenza permanente nella parte settentrionale di Cipro.
Investire nell’industria locale delle armi
Sotto la guida del presidente Recep Tayyip Erdogan dal 2003, la Turchia ha investito molto nell’industria nazionale degli armamenti, che comprende un’ampia gamma di armi, dai droni e missili balistici alle navi da guerra, ai carri armati e ai veicoli blindati.
Le preoccupazioni per l’escalation militare regionale sono anche la forza trainante della strategia di difesa della Turchia. Il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha recentemente affermato che la Turchia dovrebbe prepararsi ad una possibile guerra tra Israele e Iran, sottolineando che il governo è determinato ad adottare le misure necessarie.
Finanziamenti alternativi
All’inizio di questo mese, il governo ha proposto un nuovo piano fiscale per rafforzare il Fondo di sostegno all’industria della difesa imponendo una tassa annuale sui titolari di carte di credito con un massimo di oltre 100.000 lire. Tuttavia, la proposta è stata ritirata perché ha dovuto affrontare significative critiche pubbliche e accuse di incostituzionalità. Il governo sta attualmente esplorando opzioni di finanziamento alternative.
Il ministro delle Finanze Mehmet Simsek ha rivelato che la Turchia ha incaricato la sua industria della difesa di dare priorità allo sviluppo del sistema di difesa aerea “Steel Dome” contro minacce come missili e droni. Egli ha sottolineato i grandi investimenti finanziari necessari per questi sistemi tecnologici avanzati, compresi i progetti in corso relativi alla quinta generazione di aerei da combattimento e sistemi di difesa aerea. Şimşek ha sottolineato che attualmente ci sono più di 1.000 progetti in fase di realizzazione nel campo dell’industria della difesa, tutti caratterizzati da un elevato sviluppo tecnologico.
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