L’anemia è un problema comune nei pazienti affetti da cancro, con tassi che vanno dal 22,7% al 63%, che salgono all’89% dopo la chemioterapia¹. Nonostante la sua prevalenza, l’anemia spesso rimane non diagnosticata e non trattata. Due studi retrospettivi condotti presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville (USA) hanno dimostrato che la conformità alle linee guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN) per la valutazione e il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da cancro è inadeguata. Questi studi, pubblicati sul Journal of the National Comprehensive Cancer Network nel 2021 e nel 2024, non sono l’unica prova di un’adesione non ottimale a queste linee guida.
Il primo studio, di Hufnagel e colleghi, ha analizzato 939 pazienti con cancro ginecologico trattati tra il 2008 e il 2018. Da questo studio è emerso che solo il 33% di questi pazienti è stato valutato per l’anemia dopo la diagnosi e solo il 42% di quelli valutati ha ricevuto successivamente il trattamento².
Carenza di vitamina B12
In un altro studio, pubblicato nel 2024, lo stesso autore ha esaminato i livelli di emoglobina in 25.018 malati di cancro con tumori solidi. Lo studio ha mostrato un’alta prevalenza di anemia entro sei mesi dalla diagnosi. Tuttavia, solo il 37% della popolazione in studio è stata valutata per carenza di ferro o vitamina B12 e solo il 40% di questi pazienti ha ricevuto un trattamento per l’anemia³.
Europa
In Europa, l’adesione alle linee guida per la gestione dell’anemia appare altrettanto inadeguata. Uno studio tedesco di Link et al, che ha valutato la diagnosi e il trattamento dell’anemia in 1.046 pazienti in 1.395 istituzioni, ha scoperto che i medici sottoutilizzavano i parametri diagnostici per l’anemia. Al contrario, l’adesione alle linee guida è stata associata a un aumento significativo e duraturo dei livelli di emoglobina e quindi degli esiti clinici⁴. Ciò evidenzia la necessità di una migliore aderenza alle linee guida per la gestione dell’anemia.
Olanda
Nei Paesi Bassi, i tassi di cancro sono più alti della media dell’UE, sia per gli uomini che per le donne, e questo peso è in costante aumento negli ultimi 15 anni⁵. I pazienti sottoposti a trattamenti contro il cancro spesso soffrono di anemia indotta dalla chemioterapia, che influisce negativamente sui sintomi e sulla qualità della vita⁶. È stato dimostrato che il trattamento dell’anemia indotta dalla chemioterapia migliora significativamente i livelli di emoglobina e la qualità della vita dei pazienti affetti da cancro, evidenziando l’importanza fondamentale dell’aderenza alle linee guida per la gestione dell’anemia. Questa compliance può ridurre la necessità di trasfusioni di sangue e migliorare i risultati complessivi dei pazienti.
conclusione
Nonostante le linee guida chiare e le prove scientifiche sull’efficacia della gestione dell’anemia, la conformità alle linee guida del NCCN per la valutazione e il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da cancro rimane allarmantemente bassa. Questo problema non si limita agli Stati Uniti, ma si verifica anche in Europa, compresi i Paesi Bassi. Una migliore aderenza alle linee guida può portare a risultati clinici migliori per i pazienti, sottolineando l’importanza di sforzi continui per migliorare l’implementazione di queste linee guida.
Riferimenti