Finora la Champions League è stata un calvario per l’Anversa. Il Grande Vecchio passa in vantaggio contro il Porto, ma proprio come contro lo Shakhtar, tutto finisce dopo l’intervallo. Da 1-0 a 1-4: l’Allocco subisce l’ennesimo shock europeo.
Anversa – Porto in breve:
Uomo partita: Alzare un master. Evanilson lo ha dimostrato al Porto. L’attaccante brasiliano è stato l’unico sostituto – forzato – prima della fine del primo tempo e nella ripresa ha ribaltato la situazione con una tripletta.
Momento chiave: L’Anversa ha imparato la lezione contro lo Shakhtar? Non reale. Anche contro il Porto sono usciti deboli dallo spogliatoio e sono stati costretti a subire gol un minuto dopo l’intervallo. Foriero di un altro rigore nel secondo tempo.
distinto: La difesa dell’Anversa è forte nella Super League giapponese, ma è debole anche in Champions League. Dopo 11 partite in Belgio, hanno subito solo 8 gol, mentre in Champions League il numero è salito a 12 dopo solo 3 partite.
Non vedo l’ora che arrivi domani? È semplice: dobbiamo vincere.
Martedì pomeriggio abbiamo parlato al telefono con Paul Gysin (fuori dal mondo) per circa mezzo minuto. Il presidente non ha avuto il tempo di discutere approfonditamente della situazione ad Anversa – c’era un aereo in attesa – ma con questa citazione ha dato il tono.
Era già mercoledì sera per il Grande Vecchio Fare o morire In Champions League, dopo la logica sconfitta contro il Barcellona e quella batosta contro lo Shakhtar. Ospitare il Porto in casa è stata la migliore occasione per continuare il sogno europeo.
In un primo tempo noioso, in cui non ci sono state quasi vere occasioni, ma tanti piccoli errori, le due squadre hanno scelto un approccio conservativo.
Il risultato: una lunga introduzione di Boswell.
Tanta lotta e poche occasioni nel primo tempo.
Un dono di Dio
L’evento più inaspettato arriva al 37′.
Con un po’ di fortuna, la palla è caduta sui piedi di Al-Hassan Youssef, al posto dell’infortunato Keita. Puff! Con una forza inarrestabile, il nigeriano ha portato in vantaggio l’Anversa prima della fine del primo tempo. Una manna dal cielo.
Però, dopo la tragedia contro lo Shakhtar, al Great Old Stadium lo sanno: in Champions League non è come inizia la serata, è come finisce.
Mark van Bommel lo avrebbe ricordato di nuovo alla sua squadra nel primo tempo? Se così fosse, impossibile spiegare come i campioni del Belgio abbiano iniziato il secondo tempo.
A meno di un minuto dall’inizio della partita, gli ospiti sono stati puniti per la rara perdita di possesso palla di Vermeeren, quando il tiro di Evanilsson è stato deviato alle spalle di Botez.
Scenario Shakhtar
Allo Stadio Busoy si sentiva già il timore che si ripetesse lo scenario dello Shakhtar.
Con la paura come cattiva consigliera, l’Anversa ha perso il controllo del resto del secondo tempo. Inizialmente se la cavò con un pareggio per 1-2, ma con il tentativo successivo di Eustaquio ebbe successo.
L’intero vantaggio è stato eliminato in soli dieci minuti. Déjà vu doloroso.
Anche Alderweireld è stato sfortunato in questa campagna. Dopo aver sbagliato un rigore due settimane fa, il capitano ora ha visto il suo colpo di testa colpire la traversa per il 2-2.
D’altra parte, Evanilson ha eliminato ogni speranza a venti minuti dalla fine quando ha segnato l’1-3 con un tiro strepitoso. Il brasiliano completerà la sua tripletta nei minuti finali.
0 su 9, 12 gol subiti ed era mentalmente fragile: questo è il solido equilibrio dell’Anversa dopo tre partite di Champions League.
Porta il cede Ti sentirai meglio presto?
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