L’app di pagamento belga Pay Bonsai spera di conquistare quote di mercato da servizi consolidati come Payconiq con un approccio rispettoso dell’ambiente. Per ogni dieci transazioni, l’azienda promette di piantare un albero. La collaborazione con Google Pay, il servizio di pagamento di Google, dovrebbe aumentare la facilità d’uso.
Pagare bonsai non è una novità. L’app di pagamento è stata avviata alla fine del 2016 come CashFree con test presso i commercianti di Sint-Martens-Latem. Esci con un codice QR. Tuttavia, l’applicazione è rimasta molto piccola.
“Non diventa un istituto di pagamento formale dall’oggi al domani. Ci sono voluti tre anni per mettere tutto in ordine finanziariamente, legalmente e tecnicamente”, spiega il CEO Jill Bates. “Siamo davvero andati sul mercato a settembre 2019. Sei mesi dopo, abbiamo iniziato a pensare al valore aggiunto, a come potevamo essere diversi dalle altre aziende. Volevamo avere un impatto positivo”.
alberi in madagascar
E così è nata l’idea di spendere il 10% delle vendite per piantare alberi nella lotta al cambiamento climatico. Questo accade in Madagascar, dove viene stimolata anche l’occupazione. “Dopodiché, non siamo stati così fortunati che sia iniziata la crisi della corona. Dopotutto, dipendevamo dal cibo e dagli studenti”, afferma Bates. “Fortunatamente, gli investitori hanno continuato a credere in noi”. Questi sono gli investitori della famiglia fiamminga. Hanno sostenuto un aumento di capitale di 2,5 milioni di euro.
Attualmente, l’app ha circa 45.000 utenti registrati, afferma Bates. Per aumentare l’accesso, Pay Bonsai ora offre anche pagamenti tramite Google Pay oltre al suo sistema di codici QR. Ciò consente agli utenti di recarsi ovunque siano accettate le carte MasterCard contactless. Successivamente sarà possibile anche con Apple Pay su iPhone.
Marketingdiensten
Pay Bonsai guadagna denaro dagli accordi pubblicitari con i commercianti, che possono anche collegare la loro carta fedeltà all’app, e dai costi di transazione. I dati degli utenti non sono ancora stati monetizzati, secondo il CEO, ma accadrà nel lungo periodo. “Anche se non venderemo mai dati, forniremo approfondimenti di marketing o servizi ai trader”, spiega Batts.
L’idea di piantare alberi non è del tutto nuova. Ad esempio, esiste da tempo un motore di ricerca su Internet, Ecosia, che promette di piantare alberi in ogni ricerca.
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