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Parti della legge antimafia italiana sono utili ai Paesi Bassi per combattere meglio la criminalità organizzata. E’ quanto emerge da uno studio dell’Universita’ di Groningen. Lo ha chiesto il ministero della Giustizia e della Difesa perché il governo voleva sapere cosa potevano imparare i Paesi Bassi dall’approccio italiano alla mafia. Fin dagli anni ’90 sono in vigore leggi severe per frenare la violenza e l’influenza di queste organizzazioni criminali.
In primo luogo, come sottolinea questo studio, è necessario un migliore programma di testimoni della Corona. Di recente, in seguito agli omicidi che hanno accompagnato il processo a Ridouan Taghi, sono state espresse molte critiche per la mancanza di sicurezza da parte del governo.
C’è poco spazio per la negoziazione
In Italia, i testimoni della Corona e il loro ambiente sono ben protetti dal governo. Allo stesso tempo, quando si tratta di fare affari, i membri della mafia che vogliono parlare hanno poco spazio per negoziare.
“Eccolo Prendere o lasciare“, afferma Laura Peters, ricercatrice dell’Università di Groningen. “Devi dichiarare ciò che sai entro 180 giorni. È allora che entri in un programma di sicurezza”.
Come nei Paesi Bassi, la difesa non è organizzata dal Pubblico Ministero, ma da un organismo separato. “Ci offre opportunità di miglioramento”, afferma Peters.
Un approccio frammentato
Lo schema dei testimoni della corona è spesso utilizzato in Italia. L’anno scorso c’erano quasi 900 testimoni della Corona in un programma di difesa, solo una manciata nei Paesi Bassi.
Un’altra area di miglioramento è la panoramica delle indagini penali e la condivisione delle informazioni sui criminali. In Italia, tutte le indagini sulle organizzazioni mafiose sono coordinate a livello nazionale da un dipartimento specializzato della Procura della Repubblica.
Nei Paesi Bassi, l’approccio alla criminalità organizzata è frammentato. “Possiamo imparare agendo come fronte contro il crimine”.
Non tutti sono adatti
Ma non tutte le leggi antimafia italiane sono efficaci in Olanda. Ad esempio, esiste già una sezione legale che si occupa delle organizzazioni criminali. Secondo la ricerca, non è stato dimostrato che funzioni.
In Italia, la polizia ha maggiori poteri investigativi per contrastare la mafia, ma tali poteri esistono già nei Paesi Bassi.
Inoltre, l’Italia ha abbreviato le procedure per i processi di mafia per ridurre il numero delle sessioni. Ciò è meno rilevante nei Paesi Bassi perché, ad esempio, qui i testimoni spesso non devono essere ascoltati durante il processo.
L’Italia è diversa
Mentre gli italiani sono stati costantemente trascurati dagli amministratori nella lotta alla criminalità negli ultimi tempi, la situazione semplicemente non può essere paragonata ai Paesi Bassi, avverte lo studio.
“Qui stiamo esaminando crimini sovversivi con caratteristiche mafiose, ma la domanda è fino a che punto possiamo essere paragonati alla mafia italiana”, afferma Peters. “Quindi non puoi semplicemente prendere quelle leggi antimafia una dopo l’altra.”
Secondo Peters, è importante esaminare innanzitutto le caratteristiche specifiche della criminalità organizzata nei Paesi Bassi che devono essere affrontate meglio e dove sono necessari ulteriori controlli. Il governo risponderà ai risultati in seguito.