In Belgio, le donne di età compresa tra 65 e 74 anni riceveranno una pensione nel 2021 inferiore del 25,4% rispetto alla media degli uomini. Lo si evince dai dati dell’agenzia statistica europea Eurostat. Sulla base di uno studio sul genere nel sistema pensionistico, l’Istituto per la parità tra donne e uomini (IGVM) ha descritto l’imminente riforma delle pensioni come un’eccellente opportunità per una maggiore parità di genere in un comunicato stampa diffuso mercoledì.
Secondo l’IEWM, il divario pensionistico è una conseguenza della disuguaglianza di genere nella storia lavorativa. Lo studio commissionato citava le differenze di reddito e di durata del rapporto di lavoro come i principali fattori esplicativi delle differenze di genere nel reddito pensionistico.
“Il futuro è nelle mani del governo”
Per i pensionati con il divario pensionistico oggi, non è chiaro fino a che punto il governo federale possa apportare modifiche. IEVM focalizza principalmente le sue proposte sul lungo termine. “Il futuro delle pensioni è ora nelle mani del governo”, afferma Sophie Roelant, portavoce dell’IGVM.
“Con l’aumento dell’istruzione e dell’occupazione delle donne, la disparità pensionistica deve scomparire”, afferma Lisbet Stevens, vicedirettore dell’istituto. “Ma a causa della scelta professionale, delle carriere più brevi per le donne e di un livello più elevato di lavoro a tempo parziale (42,5% delle donne che lavorano), il divario pensionistico persiste. La discriminazione sulla base del genere o della maternità nel mercato del lavoro spiega anche la sua persistenza .”
Se si vuole andare verso l’uguaglianza in pensione a 30 o 40 anni, bisogna agire ora, soprattutto nel mercato del lavoro.
Pertanto, l’IGVM sostiene il miglioramento delle condizioni di lavoro per le donne. “Se si vuole andare verso l’uguaglianza delle pensioni tra 30 o 40 anni, è necessario agire ora, soprattutto nel mercato del lavoro”, ha affermato la portavoce dell’azienda Sophie Rolandt.
L’istituto propone, tra l’altro, una maggiore trasparenza salariale e lo sviluppo di posti di lavoro a tempo pieno o di qualità equivalente con maggiore flessibilità nei settori in cui lavorano molte donne, come l’assistenza sanitaria. Una migliore distribuzione del congedo sostanziale, come il congedo di paternità e il congedo per assistenza, all’interno della famiglia potrebbe portare a una maggiore parità tra i sessi, secondo l’IEWM.
Giovani generazioni
Anche se la disuguaglianza non scomparirà automaticamente, le giovani generazioni mostrano segni di miglioramento. “Il divario salariale si sta riducendo”, spiega Rolandt, “ma continuiamo a concentrarci su politiche che promuovano l’uguaglianza tra uomini e donne”.
Con un divario pensionistico del 25,4%, il Belgio è leggermente migliore della media UE (25,9%). Nei Paesi Bassi, il divario era in media del 41,5% due anni fa, in Francia del 27,6%.
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