In passato, creare un film d’animazione di livello mondiale richiedeva cinquecento artisti di talento e anni di preparazione. Katzenberg ora si aspetta un cambiamento radicale. “In tre anni, ci vorrà solo il 10% di quel tempo”, ha affermato al Bloomberg New Economy Forum di Singapore. L’intelligenza artificiale non solo aiuta a creare storie, ma accelera anche in modo significativo il processo di animazione attraverso azioni automatizzate.

Ma questi progressi gettano anche un’ombra di disoccupazione sul settore. Saranno necessari meno designer e sceneggiatori. Di conseguenza, un’industria che un tempo era guidata dalla creatività, ora si trova ad affrontare la forza dirompente dell’efficienza tecnologica. Una rivoluzione che non solo cambia il mestiere, ma capovolge il mercato del lavoro nell’industria cinematografica.

Il passaggio dal DVD ai servizi di streaming ha già cambiato i modelli di entrate degli studi cinematografici. Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale, questa trasformazione continuerà ancora più velocemente. Ciò ha portato ai recenti scioperi a Hollywood. Attori e sceneggiatori stanno lottando per salari minimi più alti, protezione dall’intelligenza artificiale e un giusto compenso da parte dei servizi di streaming.

I consumatori sembrano abbracciare questo progresso, come evidenziato dalla crescita costante di servizi di streaming come Disney Plus. Nonostante un calo temporaneo dei nuovi abbonati, Disney Plus ha attirato quasi sette milioni di nuovi abbonati in tutto il mondo. Con spettacoli che spaziano dal franchise di Star Wars alle interpretazioni dal vivo di classici senza tempo, continua ad affascinare gli appassionati di cinema di tutto il mondo. Il futuro dei film d’animazione si preannuncia più veloce ed economico, ma soprattutto sarà ricco di nuove possibilità e sfide.