Nell’agosto 2022, sei mesi dopo lo scoppio della guerra con la Russia, il Ministero della Difesa e l’Arsenale di Lviv hanno firmato un contratto per la fornitura di 100.000 colpi di mortaio. Il pagamento è stato effettuato in anticipo e parte dei fondi sono stati trasferiti su conti esterni. Tuttavia, gli esplosivi non furono mai consegnati.

Cinque persone sono sospettate di coinvolgimento e una di loro è stata arrestata mentre cercava di attraversare il confine ucraino.

La corruzione all’interno dell’esercito è una questione molto delicata. Il paese sta cercando di mantenere alto il morale in tempo di guerra e vuole entrare nell’Unione Europea. Il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov è stato licenziato lo scorso settembre a causa di vari problemi di corruzione all'interno del ministero, ma il suo nome non è stato rivelato. Ha detto di essere stato vittima di una campagna diffamatoria.

Mentre Kiev è alle prese con uno scandalo sulle armi, Mosca ha ancora una volta bombardato il suo vicino con attacchi missilistici e droni nell’Ucraina settentrionale, centrale e meridionale. “I droni nemici hanno attaccato il centro regionale”, ha detto sabato sera su Telegram il governatore militare di Zaporizhia, Yuri Malashko. Ha aggiunto che l'infrastruttura è stata bombardata, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

I funzionari hanno anche riferito di attacchi missilistici nella regione di Poltava, nell'Ucraina centrale. Il governatore militare Philipp Pronin ha scritto che un edificio industriale a Kremenchuk è stato colpito ed è scoppiato un incendio. Le autorità hanno affermato che sono in corso sforzi per combattere l'incendio. Non erano disponibili informazioni sulle potenziali vittime.

Nuovi attacchi si sono verificati anche nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, ma non sono disponibili dettagli sull'entità dei danni.