L’anno prossimo l’Italia rilascerà altri 10.000 visti di lavoro ai lavoratori migranti nel settore sanitario. Fa parte di un nuovo pacchetto di politiche migratorie per affrontare l’invecchiamento della popolazione e la carenza di assistenti per anziani e disabili. Le misure sono una risposta alla crescente domanda di operatori sanitari in un paese con una popolazione in rapido invecchiamento e un tasso di natalità in continuo calo.
La popolazione italiana sta invecchiando rapidamente, aumentando la domanda di operatori sanitari. Esiste una grave carenza di persone disposte a prendersi cura degli anziani e dei disabili, il che sta diventando sempre più urgente. Molti enti di beneficenza, come l’organizzazione cattolica Sant’Egidio, sostengono da tempo una maggiore migrazione degli operatori sanitari. L’Italia ora sembra prestare ascolto a queste chiamate.
Ulteriori 10.000 visti lavorativi verranno rilasciati nel periodo 2023-2025, oltre ai 452.000 già rilasciati. Si tratta di un aumento di quasi il 150% rispetto ai tre anni precedenti. Sebbene il governo del primo ministro Georgia Meloni sia noto per la sua dura posizione nei confronti dell’immigrazione clandestina, ha ampliato le rotte di immigrazione legale per i lavoratori migranti e ha affrontato la carenza di operatori sanitari.
Regole severe e misure di prevenzione delle frodi per le ONG
È Nuovo pacchetto di migrazione Oltre agli allentamenti per i migranti sanitari, contiene anche regole più severe per le ONG coinvolte nelle operazioni di salvataggio in mare. D’ora in poi le aziende coinvolte nelle operazioni di ricerca e soccorso – sia navi che aerei – dovranno immediatamente denunciare le proprie attività alle autorità italiane. Se non lo fanno, possono essere multati o licenziati.
Inoltre, il governo italiano annuncia misure più severe per combattere le frodi nel sistema dei visti. Secondo il Primo Ministro Meloni, il sistema è attualmente utilizzato in modo improprio da organizzazioni criminali tra cui la mafia. Dal 2025, le richieste provenienti da paesi ad alto rischio come Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka saranno soggette a un controllo più rigoroso.