L’equipaggio avrebbe violato un’ordinanza italiana. Ad esempio, dopo un’operazione di salvataggio, le navi devono recarsi immediatamente al porto assegnato. Nel caso dell’Aurora, quello era il porto siciliano di Trapani, ma la nave salpò per la vicina isola di Lampedusa. A bordo c’erano 72 persone soccorse nel Mediterraneo.
L’organizzazione umanitaria tedesca effettua regolarmente operazioni di salvataggio nel Mediterraneo con due navi e poi trasporta i migranti catturati nei porti italiani. Tuttavia, secondo i soccorritori, questa volta è stato impossibile salpare per Trapani a causa della mancanza di carburante e di acqua potabile a bordo. “Semplicemente non avevamo altra scelta che salpare per Lampedusa”, ha detto Rebecca Birker, capo delle operazioni di soccorso.
Sea-Watch ha chiesto a Roma l’immediato rilascio della nave, che ora deve essere ormeggiata per venti giorni. Inoltre, la Ong rischia anche una multa fino a 10.000 euro.
Alla fine di dicembre, il governo italiano ha inasprito le regole per le organizzazioni umanitarie che aiutano i migranti nel Mediterraneo. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato all’epoca che il decreto ha contribuito ad allineare il dispiegamento delle organizzazioni umanitarie al diritto internazionale.