L’Italia fornirà sistema antiaereo all’Ucraina Secondo il corrispondente dall’Europa Geert Jan Hahn si tratta del SAMP/T, un sistema antiaereo di fabbricazione franco-italiana paragonabile ai sistemi Patriot. «È il miglior sistema antiaereo europeo ed è ancora in Kuwait, ma presto cambierà rotta e poi andrà in Ucraina. È soprattutto un passo simbolico importante’.
L’Italia offre all’Ucraina il “miglior sistema di difesa aerea europeo”.
Finora, solo la Germania ha risposto alle richieste di Mark Rutte e del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg di inviare più difese aeree in Ucraina. Ma ora in Ucraina sta arrivando un serio sistema antiaereo. Non è sufficiente, ma è molto importante”, afferma Hahn.
In questo caso, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj si è recato nelle Filippine. Lì cerca di ottenere il sostegno dei paesi dell’Asia meridionale per l’eventuale conferenza di pace in Svizzera. “Circa un centinaio di paesi hanno già accettato di inviare qualcuno a quella conferenza, e quella conferenza si basa sul Piano dei cento punti di Zelenskyj”, dice il commentatore straniero Bernard Hummelberg.
Il piano prevede, tra le altre cose, la comparizione del presidente russo Vladimir Putin in tribunale e la restituzione di tutti i territori occupati. “Non è proprio un invito rivolto alla parte russa, ma neanche loro sono i benvenuti. Mi chiedo se non sarebbe stato saggio inviare almeno un invito”, dice Hammelburg.
La Cina è colpevole
Tuttavia, secondo i commentatori stranieri, Zelenskyj non ha ancora conquistato i paesi asiatici dalla sua parte. Il presidente ucraino incolpa la Cina per questo, ma Hummelburg la vede diversamente. “La maggior parte dei paesi dell’Asia meridionale non sono disposti a prendere posizione in questo conflitto, e questo è stato il caso fin dall’inizio.”
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Gli Stati Uniti hanno già annunciato che invieranno la vicepresidente Kamala Harris alla conferenza di pace. Secondo Hummelburg ciò non è simbolicamente insignificante. “Harris fa parte del ramo esecutivo, quindi mandarla non è un’impresa da poco. Ma mandare Biden a una conferenza del genere non è nemmeno un buon piano, perché sai già che la conferenza non produrrà comunque una soluzione.’
Hahn ammette: ‘Zelenskyj mette sempre il massimo impegno e si arrabbia sempre un po’ quando non ottiene esattamente quello che vuole. Spera che altri paesi diano ancora una mano, ma non credo che ciò accadrà ora. Alla conferenza di pace in Svizzera partecipano più di cento Paesi. Ma cento ambasciatori sono diversi da cento capi di governo.