domenica, Novembre 17, 2024

L’Italia punta al pareggio primario di bilancio entro il 2024 tramite Investing.com

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L’Italia è sulla buona strada per raggiungere il pareggio primario di bilancio entro il 2024, secondo una dichiarazione di venerdì del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo di rinunciare al pagamento degli interessi sul debito pubblico fa parte del piano fiscale a medio termine dell’Italia presentato alla Commissione Europea per l’approvazione.

Il paese sta lavorando per raggiungere un significativo avanzo primario per gestire il suo enorme debito pari a quasi il 140% del PIL. “Credo che raggiungeremo l’obiettivo del pareggio di bilancio delle primarie già nel 2024”, ha detto Giorgetti in un evento a Parma.

La crescita rappresenta un cambiamento positivo rispetto alle previsioni del Ministero delle Finanze di aprile, che prevedevano un deficit di bilancio primario pari allo 0,4% del PIL entro il 2024. Quest’anno l’Unione Europea (UE) ha imposto all’Italia un disavanzo eccessivo, con un disavanzo nominale pari al 7,4% del PIL nel 2023, il più alto tra tutti i paesi della zona euro.

La strategia fiscale dell’Italia, che sarà presentata a Bruxelles dopo l’approvazione parlamentare all’inizio di ottobre, prevede l’impegno a portare il deficit al di sotto del limite UE del 3% del Pil entro il 2026. Inoltre, il Paese prevede di aderire alle nuove regole fiscali dell’UE, che richiedono una riduzione graduale sia del deficit che del debito nell’arco di quattro-sette anni a partire dal 2025. Questo impegno è condizionato ai progressi del Paese nelle riforme e negli investimenti strategici.

Per sostenere questi obiettivi fiscali, il Ministero delle Finanze si è impegnato a limitare l’aumento medio annuo della spesa primaria netta dell’Italia a circa l’1,5%. Questa misura riflette il controllo sulla spesa pubblica.

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Il piano di bilancio completo sarà annunciato la prossima settimana, tenendo conto delle prossime revisioni dei dati sulla crescita economica per il periodo 1995-2023 da parte dell’agenzia statistica nazionale ISTAT. Giorgetti ha riconosciuto una modesta revisione al rialzo delle serie storiche dei dati sul Pil, ma ha sottolineato che ciò non risolverebbe le sfide fiscali dell’Italia.

Nonostante i vincoli fiscali, Giorgetti ha espresso il desiderio di effettuare tagli temporanei e permanenti ai contributi sociali e alle tasse per i redditi medi e bassi. Le misure attualmente scadono a dicembre e la loro estensione costerebbe 15 miliardi di euro (16,75 miliardi di dollari) all’anno. Il governo deve ancora delineare come queste misure verranno integrate nel quadro fiscale più ampio.

Reuters ha contribuito a questo articolo.


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