In una lettera aperta decine di dipendenti sostengono l’occupazione prevista. Sono insoddisfatti della “politica della porta di servizio” dell'Università di Gand e delle “minacce oppressive” rivolte contro gli studenti che pianificano l'occupazione. “Il fatto che il rettore dell'università abbia prima ignorato questi studenti coraggiosi e poi li abbia minacciati va contro tutto ciò che la nostra università dovrebbe rappresentare”, ha detto.
Il personale si dice anche scioccato dal fatto che l'organo di governo e il rettore dell'università abbiano ignorato il consiglio della Commissione per i diritti umani. Si raccomanda che “dato l’attuale contesto di inconfutabili crimini di guerra e diffuse violazioni dei diritti umani, non si dovrebbe concludere un’ulteriore cooperazione bilaterale con tutte le università israeliane”, si legge nella lettera aperta.
I firmatari chiedono all'Università di Gand di sospendere temporaneamente tutte le forme di cooperazione con le università israeliane e chiedono all'università di chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza. Chiedono inoltre che “la sicurezza degli studenti che occuperanno l’università diventi una priorità assoluta e che tutte le minacce vengano ritirate immediatamente”.
La lettera aperta è stata firmata online domenica intorno alle 21 da circa 130 dipendenti e studenti, tra cui più di una dozzina di professori.