Il nuovissimo primo ministro italiano Giorgia Meloni sta cercando di mantenere una promessa elettorale. Sembra che la sua promessa di non accettare più pagamenti con carta di debito stia ottenendo un “accordo” nel parlamento italiano. La proposta di bilancio dà ai rivenditori italiani il diritto di rifiutare i pagamenti digitali per determinate transazioni.
Sotto il predecessore di Meloni, Mario Draghi, i rivenditori erano costretti ad accettare pagamenti con carta di debito dai clienti. La mossa è un modo per combattere l’economia sommersa e l’evasione fiscale. ‘Probabilmente la Meloni vuole accogliere tutti quei negozianti, baristi e tassisti. Spesso si lamentano che la commissione addebitata dalla carta di debito è troppo alta. Si sentono derubati, soprattutto quando pagano una piccola somma per un cappuccino’, dice la giornalista italiana Pauline Valkennet.
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La banca centrale italiana ha avvertito che l’annullamento della misura incoraggerebbe l’economia sommersa. ‘La Meloni è consapevole delle critiche di scala (…) ed è per questo che si discute tanto su questa vicenda. Ha fissato la soglia a 60 euro, al di sotto della quale gli acquirenti possono rifiutare i pagamenti con carta di debito. Eppure, secondo Walkenet, ha già superato quella soglia. Vuole scendere verso i 40 e i 30 euro. Ma nonostante le critiche, vuole restare fedele alla mossa.
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