Dopo un primo gruppo di 25 donne e bambini, un secondo gruppo di civili avrebbe lasciato ieri sera lo stabilimento Azovstal di Mariupol, dove si erano nascosti per settimane di aggressione russa. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo.
Il labirinto di tunnel sotto l’acciaieria Azovstal a Mariupol è da settimane ormai un rifugio per un numero imprecisato di ucraini, che cercano di mettersi in salvo mentre l’esercito russo bombarda la loro città nel tentativo di catturarla. Le Nazioni Unite sono in trattative con la Russia per un cessate il fuoco temporaneo attorno allo stabilimento di Azovstal, che consentirà l’evacuazione dei civili intrappolati. Nelle ultime settimane diversi tentativi di realizzare un corridoio umanitario fuori città sono falliti. Lo dice ora il comandante del reggimento ucraino Azov in un videoclip su Telegram che il New York Times ha riportatoSabato, 25 donne e bambini sono stati evacuati dalla fabbrica.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che un secondo gruppo di civili ha lasciato la fabbrica in seguito, portando il totale a quasi 50 sfollati. Un secondo gruppo di circa 21 persone sarebbe stato portato ieri sera a Bizimeny, a metà strada tra Mariupol e il confine russo. Le autorità russe hanno affermato che “tutti i cittadini hanno ricevuto alloggio, cibo e assistenza medica necessaria” e non hanno detto dove fosse stato trasferito il primo gruppo.
† Report: “Alcuni corpi sono impossibili da identificare”
Svyatoslav Palamar, comandante di Azov, ha detto: New York Times Spera che le donne ei bambini di quel primo gruppo evacuato vengano portati a Zaporizhzhya, una città a nord-ovest di Mariupol, che è ancora in mano ucraina. Palamar ha anche detto che se “i russi non ricominciano a sparare”, le evacuazioni continueranno ieri e oggi.
Negli ultimi giorni sono circolati diversi video dallo stabilimento di Azovstal, che si dice mostrino le condizioni orribili in cui bambini, donne e uomini stanno cercando di sopravvivere, poiché la loro scorta di cibo diminuisce di giorno in giorno. “Abbiamo ricevuto l’ordine di difendere la città, quindi continueremo a farlo”, ha detto il comandante Palamar alla fine della scorsa settimana. In uno di questi video†