lunedì, Novembre 25, 2024

Muore il papa emerito Benedetto XVI (95): geniale teologo e “rottweiler di Dio”

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L’11 febbraio 2013 è successo l’inimmaginabile. Il papa ha annunciato che si sarebbe dimesso per “motivi di salute”. Era papa da ben sette anni, ma pensava che fosse arrivato il suo momento. Ha detto che “non poteva e non voleva ricoprire l’incarico alla sua età avanzata”. Sembra sempre casuale che non riesca più a sopportare la spirale vertiginosa degli scandali sugli abusi sui minori, ma ha perso il controllo di se stesso. Gli sembrava che fosse dovere degli altri scavare quel pozzo di distruzione.

Dalla scalinata della residenza estiva papale di Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha parlato il 28 febbraio: “Sono solo un pellegrino alla fine di un pellegrinaggio”. In seguito, l’Anello del cacciatore papale fu distrutto e lui non fu più papa. o papa emerito. Erano ormai quasi 600 anni che il mondo non aveva avuto più di un papa alla volta (da Papa Gregorio XII nel 1415, costretto a dimettersi in un momento di divisioni nella Chiesa, anche con un antipapa ad Avignone).

Benedetto soggiornò brevemente a Castel Gandolfo dopo la sua abdicazione, ma in seguito si trasferì nell’Abbazia di Mater Ecclesia nei Giardini Vaticani, dove visse in isolamento per il resto della sua vita. Di tanto in tanto appariva di nuovo in pubblico, sebbene il suo successore Franciscus lo visitasse più spesso. E in ogni sinagoga (quando i nuovi cardinali lo visitavano) veniva fotografato anche lui. Significativo deterioramento della salute.

Per il resto, non voleva intralciare il suo successore. Anche se il ruolo del vescovo tedesco Gänswein, confidente di Benedetto XVI, è stato spesso dibattuto. Sembra che abbia interferito nella politica di Francesco e sembra che abbia avuto una mano negli ultimi scritti che provenivano (presumibilmente?) da Benedetto.

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