Cavolo, in Alto Adige sono bravi. Enologia, e non solo, perché questa parte d’Italia lavora con un approccio austriaco. L’ho visitata all’inizio di settembre, ho degustato un centinaio di vini in tre giorni (sputandoli tutti, ripeto) e ammirato i vigneti sui pendii delle valli alpine. Ora potresti pensare che mi mettono il meglio e tengono il caos fuori dal quadro. Ma seguo i produttori da circa trent’anni: niente schifezze. Le grandi cooperative qui sono eccellenti esempi di aziende vinicole in tutto il mondo. Comprare Alto Adige ha sempre un prezzo.
Oggi il vino bianco dall’uva Kerner proviene dalla cooperativa Esachtal dell’omonima valle, che collega il capoluogo Bolzano con il Passo del Brennero. Kerner è il Riesling e la Schiava a bacca blu (leggera! buonissima!), caratteristica dell’Alto Adige, profumata e fresca. Il ‘tipico’ Kerner 2022 è una meraviglia di frutta esotica, persino foglie di tiglio, bevuta liscia. Tutto passa in seconda marcia con il Kerner Aristos 2021, molto intenso, quasi alcolico. Beatitudine, entrambi.
Kernel Valle Isarco 2022, Alto Adige, € 13,70,
Nocciolo della Valle Isarco Aristos 2021, Alto Adige, € 21,45
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Prezzo/qualità 9 risp. 9-