mercoledì, Dicembre 4, 2024

Numero ridotto di visite ospedaliere per pazienti renali grazie al nuovo sistema intelligente

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Lui – lei Valuta il sistema Migliora la necessità di un appuntamento con un nefrologo, con una conseguente riduzione del 18% degli appuntamenti ripetuti. Ciò consente di risparmiare tempo e denaro e offre agli operatori sanitari più spazio per i pazienti che ne hanno bisogno.

Risparmia tempo

Lui – lei Sistema intelligente Quanto ora sviluppato valuta, esaminando dati medici come i valori del sangue recenti, se è necessario che il paziente si rechi in ospedale per programmare una visita.

“È un peccato che le persone vengano in ospedale quando non sono obbligate. Rimangono sotto controllo, ma non devono viaggiare tanto”, afferma Greane Liftink, uno dei ricercatori. Oltre a risparmiare tempo pazienti e medici, l’ambulatorio può curare 20 volte più pazienti senza compromettere la qualità delle cure.

Diversi criteri stabiliti da un focus group di medici determinano quali pazienti possono saltare l’appuntamento o ricevere aiuto telefonicamente. I pazienti rimangono sotto la cura del proprio medico e possono sempre fissare un appuntamento se hanno domande. Per alcuni pazienti è possibile tornare anticipatamente dal medico.

pianificazione

Il nuovo sistema rende la pianificazione più complicata. “Nella vecchia situazione il paziente veniva a fare un controllo ogni tre mesi. A quel tempo, potresti pianificare l’assistenza con tre mesi di anticipo. “Nel nuovo sistema è necessario mantenere lo spazio libero per poter visitare i pazienti in breve tempo”, afferma Jedediah Luke Visser, uno studente di dottorato.

“Abbiamo sviluppato a questo scopo un algoritmo matematico che determina quando è opportuno programmare lo spazio libero, senza che ciò vada a scapito dell’accesso alle cure”, aggiunge Levtinik. “L’algoritmo sfrutta in modo efficiente il tempo dei professionisti coinvolti”.

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Il progetto è stato testato con successo presso l’ospedale di Esala e potrebbe essere applicato anche ad altre specialità croniche, come la cura dei polmoni. Nella ricerca successiva i ricercatori verificheranno se è possibile creare lo stesso sistema di pazienti in collaborazione regionale con i medici di medicina generale.

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