Bella foto al Tour de France. Alcuni attivisti per il clima hanno incatenato la strada e creato una barriera al fumo con il fuoco del Bengala in cima. L’organizzazione non ha trovato altra soluzione che neutralizzare il percorso per alcuni minuti. Anche il gruppo di manifestanti si è bloccato sul manto stradale, tanto che la corsa non ha potuto riprendere fino a una decina di minuti dopo.
Con 35 chilometri rimasti sulla strada, è stato uno shock. Il gruppo di testa ha dovuto improvvisamente fare i conti con alcuni attivisti che avevano già limitato la strada e sparatorie bengalesi. Solo Alberto Petitol è riuscito a sottrarsi ai venti attivisti del clima che avevano svolto un lavoro nell’ambito della difesa dell’ambiente del Monte Bianco. I ventiquattro inseguitori, che avevano superato gli attivisti, si sono fermati dopo quaranta secondi.
L’organizzazione non ha visto altra soluzione per neutralizzare il percorso per permettere ai molestatori, che si sono anche incollati al manto stradale, di andarsene. Quando è arrivato il gruppo, che era già in ritardo di pochi minuti, il problema doveva ancora essere risolto. È davvero fatto per foto fantastiche.
Dopo una decina di minuti, i corridori possono ricominciare da capo per iniziare gli ultimi 35 chilometri.
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