Martedì i talebani hanno proposto la formazione di un governo afghano ad interim. Il Ministero degli Interni è attualmente guidato da un uomo che ha una taglia di 10 milioni di dollari sulla testa.
Sirajuddin Haqqani è ricercato dall’FBI. È il figlio del fondatore della rete Haqqani, Jalaluddin Haqqani. Dopo la morte di suo padre nel 2018, Sirajuddin era il leader di questo gruppo.
Poco si sa dello stesso Serageldin. Si dice che sia nato tra il 1973 e il 1980 e abbia la cittadinanza afgana. È uno dei due vice del leader talebano Maulvi Hebatullah Akhundzada, insieme ad Abdul Ghani Baradar, divenuto primo ministro ad interim del governo afghano.
Secondo gli americani, la rete Haqqani è un’organizzazione terroristica, che impedisce agli americani di unirsi ad essa, oltre ad aiutare coloro che sono affiliati all’organizzazione. Di conseguenza, i negoziati diretti tra Stati Uniti e talebani appaiono un po’ più difficili.
10 milioni di dollari
L’FBI descrive la rete Haqqani come il “gruppo di insorti più letale e sofisticato” di qualsiasi organizzazione nella lista del terrore degli Stati Uniti. Chiunque abbia informazioni che portino all’arresto di Sirajuddin riceverà una ricompensa di 10 milioni di dollari.
La rete Haqqani è accusata di alcuni degli attacchi più mortali in Afghanistan negli ultimi due decenni, incluso un camion attentato a Kabul nel 2017 che ha ucciso più di 150 persone. Nel settembre 2011, il gruppo avrebbe attaccato l’ambasciata americana e alcuni edifici della NATO a Kabul. Otto persone sono state uccise, quattro delle quali civili.
Il profilo dell’FBI di Sirajuddin afferma che è ricercato, tra le altre cose, per “interrogatorio in relazione all’attacco del gennaio 2008 a un hotel di Kabul”. L’attacco ha ucciso sei persone, di cui una cittadina statunitense. Si dice anche che abbia pianificato un attacco all’allora presidente afghano Hamid Karzai nel 2008.
Al Qaeda
La rete Haqqani è attiva dai primi anni ’80 ed è stata istituita dopo l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Unione Sovietica. A quel tempo, il gruppo riceveva denaro dal governo degli Stati Uniti per acquistare armi, tra le altre cose, per combattere i russi.
La rete si è unita ai talebani nel 1995 e si dice che abbia stretti legami con al-Qaeda. Si dice che il fondatore Jalal al-Din sia stato un mentore di Osama bin Laden negli anni ’80, in un momento in cui il fondatore di al-Qaeda stava formulando le sue idee.