(Belga) Il vaccino contro la corona di Pfizer-BioNtech protegge l’88% dei ricoveri dovuti alla variante delta. Inoltre, secondo il Ministero della Salute israeliano, le persone che sono state vaccinate con il farmaco hanno il 91% in meno di probabilità di sviluppare malattie gravi da questo mutante.
Il ministero si basa su una ricerca condotta tra il 20 giugno e il 17 luglio su un numero imprecisato di persone. Secondo i media israeliani, la conclusione sorprendente è che il vaccino contro la corona è ancora efficace al 41% nel prevenire l’infezione sintomatica. Ciò contrasta con la ricerca pubblicata di recente sul New England Journal of Medicine. I ricercatori hanno quindi concluso che lo stesso vaccino sarebbe efficace per l’88% nel prevenire il MERS-CoV sintomatico variabile delta. Il sito web di notizie israeliano The Times of Israel ha riferito che le ultime statistiche indicano che la protezione continua a indebolirsi nei mesi successivi alla vaccinazione. Le persone vaccinate a gennaio saranno comunque protette del 16% dall’infezione. Per le persone vaccinate ad aprile, tale percentuale è ancora del 75%. Gli esperti hanno riserve su questi numeri. Il tempo trascorso potrebbe non essere l’unico fattore che conta qui. Ciò giocherebbe anche un ruolo nel fatto che le persone che vengono vaccinate precocemente sono tra i gruppi vulnerabili che sono meno resistenti alle infezioni virali. (Belgio)
Il ministero si basa su una ricerca condotta tra il 20 giugno e il 17 luglio su un numero imprecisato di persone. Secondo i media israeliani, la conclusione sorprendente è che il vaccino contro la corona è ancora efficace al 41% nel prevenire l’infezione sintomatica. Ciò contrasta con la ricerca pubblicata di recente sul New England Journal of Medicine. I ricercatori hanno quindi concluso che lo stesso vaccino sarebbe efficace per l’88% nel prevenire il MERS-CoV sintomatico variabile delta. Il sito web di notizie israeliano The Times of Israel ha riferito che le ultime statistiche indicano che la protezione continua a indebolirsi nei mesi successivi alla vaccinazione. Le persone vaccinate a gennaio saranno comunque protette del 16% dall’infezione. Per le persone vaccinate ad aprile, tale percentuale è ancora del 75%. Gli esperti hanno riserve su questi numeri. Il tempo trascorso potrebbe non essere l’unico fattore che conta qui. Ciò giocherebbe anche un ruolo nel fatto che le persone che vengono vaccinate precocemente sono tra i gruppi vulnerabili che sono meno resistenti alle infezioni virali. (Belgio)