Le autorità italiane stanno indagando se la mafia italiana stia deviando i vaccini contro il virus corona da quelli molto richiesti e dandoli ai loro amici e familiari, secondo un rapporto.
Il Paese ha visto un aumento dei decessi tra gli anziani, che ha faticato nella produzione di vaccini, e il premier ha accusato il salto nelle fila dei giovani.
Entro la fine di gennaio, sette persone vaccinate su 10 in Italia avevano meno di 60 anni e almeno 1.000 saltatori fiscali erano indagati a livello nazionale, ha detto Politico.
Coronavirus in Italia: gli operatori sanitari dovrebbero sospendere la vaccinazione o l’anno faccia a faccia, afferma il rapporto
“Con quale coscienza si salta in fila, il che rende un’altra persona vulnerabile, sopra i 65 anni o più fragile, e chi è in assoluto rischio di morte?” Lo ha detto in conferenza stampa il premier Mario Draghi.
Secondo Politico, un think tank internazionale ha scoperto che in Italia si sarebbero potute salvare 8.000 vite se fossero state vaccinate più persone anziane.
La mafia ha spesso il controllo dell’assistenza sanitaria nel Paese, soprattutto nel sud, dove Politico riferisce che il numero di persone che si definiscono operatori sanitari è cresciuto in modo esponenziale perché il gruppo è sospettato di essere uno dei primi ad essere vaccinato.
Molte regioni del Sud hanno regalato molte scene a persone di età superiore agli 80 anni ben collegate, come giudici, politici e giornalisti.
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“Sospettiamo che coloro che non hanno nessuna delle categorie prioritarie specificate dal governo vengano vaccinati, soprattutto in alcune aree dove la mafia ha un’alta densità, e che la mafia amministri i vaccini”, ha detto Mario Girusso-Commissione mafiosa, un membro dell’opposizione del paese. Politica.