Dal 23 al 25 maggio, i coltivatori di funghi provenienti da tutta Europa si riuniranno a Treviso, in Italia, per discutere le principali problematiche del settore e analizzare la situazione del mercato europeo alla luce delle normative comunitarie. 30 rappresentanti del Comitato Europeo dei Funghicoltori GEPC, componente della Copa Cogeca, saranno ospiti dell'Associazione Italiana Funghicoltori AIF.
Romeo Beuser a sinistra, Paul Wilson a destra
Verranno affrontati vari temi, il problema dell'utilizzo della torba utilizzata come terreno per favorire la crescita dei funghi, ma anche le questioni legate ai flussi dei residui di paglia e alle normative sull'importazione, che vengono costantemente monitorate dal gruppo. E questo presenta delle sfide in Italia, in particolare le importazioni di substrati dalla Cina.
L’Italia fa parte del Gruppo Europeo dei Produttori di Funghi fin dagli anni ’70, quando l’allora Presidente Andrea Rigoni iniziò a stabilire legami con altre organizzazioni europee.
Oggi GEPC rappresenta più di un milione di tonnellate di funghi coltivati ed è l'unica organizzazione settoriale del settore. Il presidente è Paul Wilson, irlandese proprietario dei funghi Monaghan, mentre il vicepresidente è l'italiano Romeo Fuser, presidente del Consorcio Fungi Treviso.
Tutti i capi delle varie associazioni partecipano alle riunioni del GEPC e talvolta partecipano anche esperti tecnici quando vengono discusse le questioni tecniche di coltivazione. Oltre a Romeo Fuser, per l'Italia c'è anche Andrea Brando.
GEPC ha sviluppato un programma di promozione a livello europeo per aumentare il consumo di funghi coltivati in Europa. La campagna pubblicitaria è stata finanziata con 5 milioni di euro dall'Unione Europea ed è attualmente visibile su tutti i social media all'indirizzo #europeanmushroms.
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