Nel mondo, quasi una persona su tre (31,3%) non è abbastanza attiva fisicamente. Ciò è dimostrato da uno studio su larga scala condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in 163 paesi. In Belgio il numero di persone fisicamente attive è del 25,4%, cioè una su quattro, ma il nostro Paese fa parte di un gruppo di 22 Paesi che è sulla strada giusta.
Ciò significa che è ragionevolmente certo che il Belgio raggiungerà una riduzione relativa del 15% della percentuale di persone che non sono sufficientemente attive fisicamente entro il 2030. Si tratta di un obiettivo globale fissato nel 2018. Se questa tendenza positiva continua, il 19% dei belgi esercitare ancora poco entro il 2030.
Il nostro Paese è vicino alla Francia (23,2% degli inattivi), ma altri paesi vicini come la Germania (12%) e soprattutto i Paesi Bassi (9,4%) ottengono risultati molto migliori. Il club dei 22 paesi in pista comprende 12 paesi dell’Europa occidentale.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questi Paesi puntano maggiormente sull’attività fisica dal punto di vista politico e spesso vi collegano importanti campagne di comunicazione. Ad esempio, all’inizio di quest’anno, c’è stato il “10.000 Steps Clash” nelle Fiandre, una campagna che voleva incoraggiare le persone a fare abbastanza esercizio fisico, ma anche a renderle consapevoli che “ogni passo conta per la salute”.
Secondo gli standard dell’OMS, esercizio fisico insufficiente significa fare meno di 150 minuti di esercizio di intensità moderata, meno di 75 minuti di esercizio di intensità vigorosa a settimana o meno di una combinazione di entrambi. Coloro che non raggiungono questo obiettivo corrono un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche come cancro, diabete e malattie cardiovascolari. Un’adeguata attività fisica è benefica anche per il mantenimento del peso e la salute mentale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che un esercizio adeguato è molto più di un semplice esercizio. Si tratta anche di concentrarsi, ad esempio, su un ambiente sicuro per pedoni e ciclisti e di fare attenzione da parte dei datori di lavoro a garantire che ai propri dipendenti venga concesso lo spazio per lasciare lo schermo del computer in orari specifici.
Le donne in Belgio (28,4%) sono più spesso inattive degli uomini (22,4%). Ciò è in linea con una tendenza globale, secondo la quale il numero di donne che non sono abbastanza attive fisicamente aumenta in media di circa il 5%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità spera che il suo studio, pubblicato sulla famosa rivista The Lancet, serva da campanello d’allarme. Se non vi saranno cambiamenti, entro il 2030 circa il 35% della popolazione mondiale non potrà fare abbastanza esercizio fisico.
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