Quattro cacciatori domestici su dieci vogliono ritardare la firma di un nuovo atto di proprietà fino a dopo il nuovo anno a causa della nuova quota di registrazione. E’ quanto emerge oggi da un’indagine condotta dal gruppo immobiliare ERA su 1.500 fiamminghi.
Il governo fiammingo ha deciso che chi acquista una prima casa dovrà pagare una quota di iscrizione di appena il 3 per cento dal 1° gennaio invece del 6 per cento.
Per un secondo soggiorno, la quota di iscrizione aumenta nuovamente dal 10 al 12 percento. Ciò ha ripercussioni anche sul settore immobiliare. Ad esempio, il 41 percento dei fiamminghi in cerca di una seconda residenza vorrebbe firmare rapidamente l’accordo a causa dell’elevata tassa di registrazione imminente.
“Comunque i notai lavoreranno molto nelle prime settimane di gennaio”, spiega il CEO dell’ERA Johann Kriegsmann. “Non ha senso che qualcuno che utilizza la bassa quota di iscrizione per la sua prima casa possa facilmente risparmiare € 7.500 per un normale casa.” Johann Kriegsmann. “Inoltre, ricevi anche un gruppo più ristretto di acquirenti che hanno posticipato completamente la ricerca a dopo il nuovo anno. Quindi ci aspettiamo più folle nei primi mesi del 2022”.
L’indagine ha anche mostrato che nove persone su dieci in cerca di una casa cercano una casa al di fuori di un’area soggetta a inondazioni, a causa delle inondazioni di luglio. Inoltre, più della metà dei cacciatori di case fiamminghe non sa esattamente cosa sia un Mobiscore. Circa il 44 per cento non ne aveva nemmeno mai sentito parlare. Infine, due intervistati su tre hanno affermato che sarebbero disposti a pagare di più per una casa con un punteggio EPC più alto.
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