L’immagine satellitare della settimana è questa immagine del residuo di supernova SNR 0519-69.0. Circa 600 anni fa, una stella qui esplose, formando la Nebulosa del Sangue Rosso.
Gli astronomi ritengono che si trattasse di una supernova di tipo Ia. Questo tipo di supernova si verifica in sistemi stellari binari stretti, dove una stella è una nana bianca e l’altra una gigante rossa (o seconda nana bianca). La nana bianca mangia materiale dalla stella compagna e poi diventa molto pesante. Se la nana bianca è estremamente massiccia e supera il cosiddetto limite di Chandrasekhar, la gravità della nana bianca crolla in pochi secondi e la stella esplode.
Le supernove di tipo Ia svolgono un ruolo importante nella nostra comprensione dell’universo. Una supernova di tipo Ia è il tipo più luminoso di supernova: irradia più di un miliardo di volte l’energia del nostro Sole. Questo permette loro di vederli a grandi distanze. Inoltre, nelle loro violente esplosioni, espellono molti elementi dai quali compaiono nuove stelle e galassie.
SNR 0519-69.0 si trova nella Grande Nube di Magellano, una piccola galassia a 160.000 anni luce dalla Terra. L’immagine satellitare di questa settimana è stata scattata da diversi telescopi spaziali, come il Chandra X-ray Observatory e il Hubble Space Telescope. Gli scienziati hanno confrontato le immagini di Hubble del 2010, 2011 e 2020 per determinare la velocità della materia nell’onda d’urto dell’esplosione. La velocità di questa sostanza va da sei a nove milioni di chilometri orari. Utilizzando questi dati, gli astronomi sono stati in grado di determinare quando la stella è esplosa, circa 670 anni fa, durante Guerra dei cent’anni.
Tuttavia, questo non sembra essere vero. Gli scienziati ritengono, sulla base dei dati di Chandra e Spitzer, che il materiale abbia rallentato dopo l’esplosione. In questo caso, l’esplosione è avvenuta prima. Quanto prima? Questo non è ancora noto e sarà senza dubbio oggetto di ulteriori indagini.
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