Il dupilumab biologico porta a un minor numero di riacutizzazioni, a una migliore funzionalità polmonare, a una migliore qualità della vita e a sintomi respiratori meno gravi nei pazienti con BPCO con infiammazione di tipo 2. Questa è la conclusione di uno studio clinico di fase III pubblicato da ricercatori europei e statunitensi nel maggio 2023. il New England Journal of Medicine.
Ci sono indicazioni di infiammazione di tipo 2 nel 20-40% dei pazienti con BPCO. Ciò è associato ad un aumentato rischio di esacerbazioni. Le citochine che svolgono un ruolo importante nell’infiammazione di tipo 2 sono IL-4, IL-5 e IL-13. Esistono molti farmaci biologici che prendono di mira queste citochine e i loro recettori. Questi farmaci sono prescritti, tra l’altro, a pazienti con asma grave e/o sinusite cronica acuta con polipi nasali (CRSwNP). L’attuale studio indaga l’efficacia e la sicurezza del dupilumab biologico (un antagonista di IL4R/un antagonista di IL13R) in pazienti con BPCO che hanno evidenza di infiammazione di tipo 2, nonostante l’uso della tripla terapia inalatoria.
L’endpoint primario dello studio era il numero di riacutizzazioni BPCO da moderate a gravi per anno.
Studio della terza fase
I ricercatori hanno condotto uno studio clinico di fase 3, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo (lo studio BOREAS; NCT03930732). I partecipanti erano pazienti con BPCO che avevano una concentrazione sierica di eosinofili di almeno 300 cellule per microlitro e che avevano almeno un
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