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Il primo ministro Rutte incontrerà questo pomeriggio il suo omologo italiano Meloni. L’agenda ufficiale comprende “la guerra in Ucraina, una buona cooperazione tra Paesi Bassi e Italia e temi attuali nell’agenda europea come l’economia, le migrazioni e l’energia”, riferisce il Servizio informazioni del governo.
Per Meloni e Rutte il tema dell’immigrazione in particolare è di grande rilevanza politica. In occasione di un vertice UE sulla migrazione all’inizio del mese scorso, i due capi di governo hanno concordato di discutere la questione il prima possibile. “La sua preoccupazione era il modello di business con quei contrabbandieri di barche”, spiegò in seguito Rutte.
La Meloni, come i precedenti primi ministri italiani, è sotto pressione politica per fare qualcosa per le barche di migranti dirette in Italia dalla Turchia o dal Nord Africa. Il recente naufragio al largo delle coste calabresi, che ha provocato la morte di almeno 59 persone, ha ulteriormente alimentato il dibattito politico.
Nei Paesi Bassi, Rutte è sotto pressione politica per fare qualcosa per la crisi dell’asilo. Non da ultimo dal suo stesso partito VVD alla Camera dei Rappresentanti. A novembre ha dovuto promettere di compiere sforzi concreti per limitare l’afflusso di richiedenti asilo.
Navi di salvataggio delle ONG
Una spina nel fianco del governo italiano sono le navi di soccorso delle Ong (Organizzazioni non governative di aiuto) che raccolgono persone dal mare o da imbarcazioni non sicure. Si tratta, ad esempio, di Medici senza frontiere, Mission Lifeline, Sea-Watch e altre navi meno conosciute che a volte navigano sotto bandiera tedesca o olandese.
Nel 2018, l’allora vice primo ministro italiano Salvini disse: “Vai in Olanda con la tua nave di migranti”. Successivamente anche il primo ministro Draghi ha lottato con questo problema. Nel 2021 alle navi è stato sistematicamente negato il permesso di ancorare e hanno galleggiato in mare per giorni. L’Italia vuole che altri Paesi Ue si occupino dei migranti sulle navi.
Ora la Meloni chiede che l’Italia aiuti finalmente. Secondo lui, ci sono ONG che lavorano con i trafficanti di esseri umani. Vuole che l’UE concluda accordi con paesi nordafricani come la Libia e la Tunisia, da dove partono molte barche di migranti non idonee.
Rutte ha già incontrato un po’ Maloney, dicendo che ci sono “ONG buone e cattive” e che “l’UE può rompere il modello di business del traffico di esseri umani”. Ieri sera ha detto che “alcune Ong contribuiscono inavvertitamente a questo modello”.
Molti migranti ora viaggiano illegalmente dall’Italia verso altri paesi dell’UE per chiedere asilo. Poiché non è chiaro dove siano entrati nell’UE, spesso non vengono rimpatriati.
Ecco perché Rutte vuole che i paesi dell’UE applichino meglio l’accordo di Dublino. Ciò significa che le persone devono presentare domanda di asilo nel paese in cui sono entrate ed essere rimandate indietro se continuano a viaggiare in un altro paese dell’UE.
L’Italia si è detta pronta a rinnovare i vecchi accordi di Dublino, ma gli altri Paesi dell’Ue devono aiutare a fermare i migranti clandestini che attraversano le coste italiane. L’Italia ritiene inoltre che tali Paesi dovrebbero distribuire in modo più equo il numero dei richiedenti asilo “legali”.
Il mese scorso, i paesi dell’UE hanno firmato nuovi accordi sulla protezione delle frontiere esterne dell’Europa. Ciò significa espandere Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, e ampliare le recinzioni lungo alcune sezioni di confine, come la Bulgaria.
I saldi accordi di Rudd con Maloney sono stati evidenti durante la conferenza stampa congiunta di questo pomeriggio.