venerdì, Settembre 20, 2024

Sono stati arrestati due indiani salvati che lavoravano come schiavi moderni in Italia

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Azienda Agricola nel Nord Ovest d’Italia (Foto Illustrazione)

Novità del NOS

Sono stati salvati 33 braccianti indiani costretti a lavorare nelle fattorie del nord Italia. Secondo la polizia i lavoratori venivano trattati come schiavi.

Sono state arrestate due persone provenienti dall’India. A loro sono stati sequestrati beni e contanti per un valore di circa mezzo milione di euro.

Sono sospettati di sfruttamento e schiavitù. Hanno promesso a innumerevoli lavoratori indiani un futuro migliore in Italia e ognuno di loro ha pagato 17mila euro in cambio di un permesso di lavoro stagionale.

Nessuno stipendio

Una volta in Italia, gli fu tolto il passaporto e dovettero lavorare dalle 10 alle 12 ore, 7 giorni su 7, nelle fattorie vicino a Colonna Veneta, non lontano da Verona. La loro paga di 4 euro l’ora veniva spesso trattenuta per pagare la tariffa richiesta per un permesso di lavoro.

Ad alcuni è stato detto di continuare a lavorare senza retribuzione in modo da poter spendere altri 13.000 euro per un permesso di lavoro a tempo indeterminato. “Ma non lo capiranno comunque”, dice la polizia.

I lavoratori dormivano in case fatiscenti e antigeniche, non avevano il permesso di uscire e ogni mattina venivano nascosti nei camion e portati nei terreni agricoli. Se si rifiutavano di lavorare, veniva minacciata la violenza.

La polizia ha condiviso queste immagini delle condizioni di vita:

Le vittime riceveranno protezione, opportunità di lavoro legale e assistenza per ottenere documenti di residenza, ha affermato la polizia.

I lavoratori in Italia si stanno battendo per migliori condizioni di lavoro

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