Il corpo senza vita della studentessa italiana Giulia Cecchettin, 22 anni, è stato ritrovato sabato scorso in Val Parsi, in provincia di Portinone. L’adolescente è stata uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta (22 anni). Ci sono state diverse proteste in Italia lo scorso fine settimana. I manifestanti si battono per una migliore protezione delle donne contro la violenza.
TTR
Ultimo aggiornamento:
22/11/23, 17:33
Fonte:
Euronews, Corriere, Il Gazzettino, La Repubblica
Vedere In diverse località d’Italia sono scoppiate proteste dopo l’omicidio di Giulia Cechet:
La studentessa veneta, 22 anni, è scomparsa l’11 novembre insieme all’ex fidanzato, Filippo Duretta, 22 anni. Aveva appuntamento con lui in un centro commerciale vicino casa sua a Vigonovo. La giovane non è tornata a casa. Gli investigatori hanno avviato le ricerche dei due studenti scomparsi.
Testimoni hanno subito riferito di aver visto i due litigare nel parcheggio di una zona industriale a Fossò. La polizia ha potuto vedere le riprese di Filippo che picchiava la sua ex fidanzata Giulia nelle riprese delle telecamere a circuito chiuso. La donna giace a terra sanguinante e immobile, dopodiché Filippo la deposita nel bagagliaio della sua Fiat Punto nera.
Sabato scorso la Giulia è stata ritrovata in un burrone. Aveva almeno venti coltellate al collo e alla testa. Dall’autopsia emerge che la giovane stava cercando di difendersi. Era già morta quando fu gettata nel burrone da Filippo.
Quando è emerso un video che mostrava Filippo aggredire violentemente la sua ex fidanzata, la polizia lo ha rintracciato. L’adolescente è stato catturato a quasi 1.000 chilometri dal parcheggio dove domenica scorsa ha investito la Giulia vicino a Lipsia, in Germania. Un autista tedesco ha notato Filippo in un parcheggio dell’autostrada e ha chiamato la polizia. I media italiani hanno riferito che aveva finito i soldi per pagare la benzina. Filippo è attualmente detenuto in Germania ma sarà estradato in Italia.
Ex partner
Durante le ricerche dei due ventenni sono venute alla luce informazioni inquietanti sulla loro relazione. La sorella di Giulia, Elena, ha detto che Filippo era “controllante, geloso e ossessivo”. Secondo quanto riferito, controllava costantemente il telefono di Giulia. Anche lui doveva essere geloso del fatto che lei si diplomasse così presto. Entrambi hanno studiato alla Facoltà di Ingegneria Biomedica dell’Università di Padova.
Secondo la sorella di Giulia il comportamento di Filippo ha avuto un effetto negativo su Giulia. La giovane aveva deciso di troncare la loro relazione durata due anni l’estate scorsa, ma Filippo si era rifiutato di accettare la pausa. I due comunque rimasero in contatto. Avevano un gruppo di amici in comune.
Dimostrazione
C’è indignazione in Italia dopo l’omicidio di Giulia. I media italiani definiscono l’omicidio un “omicidio femminile”. Domenica scorsa ci sono state molte proteste in tutto il Paese. I manifestanti hanno chiesto al governo di adottare misure per proteggere le donne dalla violenza. Elena collega l’omicidio della sorella a “una cultura di violenza patriarcale contro le donne che normalizza il comportamento tossico di uomini come Filippo”.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha offerto il suo sostegno alla famiglia e agli amici di Giulia. “Tutti volevamo che fosse viva, ma purtroppo le nostre peggiori paure si sono avverate. Provo molta rabbia e tristezza”, ha detto la Meloni, sottolineando inoltre che sono stati aumentati i finanziamenti per i centri di accoglienza per le donne.
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