L’inventore e provider del nome IBAN Check SurePay ha annunciato una partnership con CBI Scpa, un consorzio di oltre quattrocento banche italiane. Ciò consente alle banche e alle società olandesi di verificare i titolari di conti italiani utilizzando il nome dell’assegno. In precedenza, la fintech aveva anche annunciato l’espansione nel Regno Unito e in Francia.
Il controllo del nome IBAN è stato integrato nell’online banking delle banche olandesi dal 2017. La tecnologia aiuta a verificare il nome del titolare del conto durante i pagamenti. Le aziende utilizzano la verifica del nome IBAN per ridurre le frodi e gli errori nei processi aziendali come l’inserimento di nuovi clienti o fornitori.
La CBI italiana è responsabile dello sviluppo di CBI Globe. Da un lato PSP è una tecnica che supporta aziende, fintech, aziende e governo a conformarsi alle leggi e ai regolamenti europei, e dall’altro stimola gli sviluppi nel mondo dell’open banking. Oltre l’80% dei fornitori di servizi finanziari italiani utilizza questa tecnica.
La partnership con SurePay consente a CBI di ampliare il proprio servizio IBAN italiano con assegni da clienti italiani. In una fase successiva, i controlli saranno possibili anche per i clienti europei (compresi i clienti del Regno Unito). Entrambe le parti vedono questo come un primo passo verso un’ulteriore cooperazione.
“In SurePay, ci impegniamo a continuare il nostro percorso verso una soluzione paneuropea nella lotta contro le frodi”, spiega David-John Johns (CEO e co-fondatore di SurePay). “Attraverso la nostra partnership con CBI, stiamo collegando la nostra innovativa verifica del nome IBAN al mercato italiano, rendendo i pagamenti internazionali più sicuri e protetti. Non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro collegando la nostra tecnologia a tutte le istituzioni finanziarie in tutta Europa”.
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