L’agricoltura del Centro e Sud Italia si avvia verso lo stato di emergenza a causa della scarsità d’acqua. L’Associazione nazionale enti idrici agricoli, responsabile della gestione delle reti idriche agricole in Italia, ha previsto che entro tre settimane le riserve idriche per il settore agricolo nelle regioni del Centro e del Sud si esauriranno. Il Nord Italia ha “acqua in abbondanza”, laghi e fiumi con portate superiori alla media, mentre il Centro e il Sud soffrono di carenze. La situazione è peggiore in Puglia, Abruzzo e Sicilia, oltre che in Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio.

Crisi della siccità

Alcune parti dell’Italia soffrono di siccità a causa delle alte temperature e della mancanza di pioggia. Il risultato è l’anno più caldo mai registrato, con temperature di 1,47°C superiori alla media storica nazionale. Nel Sud Italia, a meno di un’inversione di tendenza climatica, le restanti risorse idriche potrebbero non essere sufficienti per tutta la stagione estiva.

La Sicilia è la regione più colpita, con preoccupazioni per una crisi idrica, con condizioni estive che durano fino a ottobre. Sull’isola, i bacini idrici hanno prosciugato 21 milioni di metri cubi d’acqua in soli 24 giorni, nonostante le restrizioni imposte a migliaia di cittadini. Non c’è acqua per irrigare i campi, ma non c’è acqua nemmeno nelle case. In Sicilia la produzione di grano duro è diminuita del 60% e quella di grano dell’80% a causa della scarsità d’acqua.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Forestali ha inviato una richiesta urgente alla Commissione Europea per l’adozione di misure eccezionali a sostegno del settore agricolo. “Le condizioni meteorologiche estreme di quest’anno stanno mettendo sotto pressione il nostro settore primario”, ha affermato il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida. “Serve un intervento immediato e deciso da parte dell’Europa per sostenere gli agricoltori italiani e garantire la continuità della produzione alimentare”.