mercoledì, Ottobre 23, 2024

Troppa paura per dormire: Mariji (29 anni) soffre di un disturbo d’ansia

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(continua) affrontare le paure

“Quando sono riuscito a controllare questa paura specifica, è apparsa di nuovo la paura successiva: la paura dei trasporti pubblici. Ho avuto una paura irrazionale degli attacchi e ho visto il treno come una cosa molto pericolosa, anche se avevo appena ricominciato la scuola e dovevo prendere il treno Tutti i giorni Per fortuna ho finalmente ripreso la mano. I treni circolano di nuovo bene, ma volare è ancora emozionante.

Oltre alla terapia, il mio amico ha svolto un ruolo importante nel trattamento del mio disturbo d’ansia. Gli sono molto grato, perché so che non è sempre facile avere a che fare con lui. Non dici niente del genere al primo appuntamento, quindi sono felice che non l’abbia fermato.

Ora viviamo insieme e abbiamo un figlio di sei mesi. La vita sembra molto più luminosa. Mi sono laureato e ho iniziato a lavorare a tempo pieno, il che, stranamente, mi ha aiutato. All’improvviso non ho più avuto tempo per pensare a tutte quelle preoccupazioni.

“Non sei pazzo”

“Ci sono ancora dei fattori scatenanti quando accadono cose al di fuori del mio ritmo normale. Trasloco, vacanze… ma grazie alla terapia so riconoscerli e, soprattutto, so che passeranno meno probabilità di indulgere in scenari apocalittici Ora accetto di dovermi accontentare.” Pensieri inquietanti per un po’ Anche il disturbo d’ansia mi ha dato molto: ho imparato a conoscere meglio me stesso e ora so meglio come parlare dei miei sentimenti.

Naturalmente a volte si sentiva solo. Ero seduto a casa mentre tutti erano impegnati a studiare e non sentivo nulla dai miei amici. L’ho trovato fastidioso. Mi sentivo come se non importasse a nessuno. In seguito mi sono reso conto che non avevo sollevato l’argomento da solo e non potevo spiegare adeguatamente cosa stava succedendo. Ora che posso farlo, c’è più apertura e comprensione.

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Condivido qui la mia storia perché mi è mancato davvero riconoscere me stesso. Non conoscevo nessuno con lo stesso problema e all’inizio pensavo sinceramente che stavo impazzendo. Quindi, se stai leggendo questo e ti riconosci nella mia storia: questo non sei tu. Non sei pazzo. Non essere timido, chiedi aiuto e sappi che le cose possono davvero migliorare.

Questo mese è tutto incentrato sulla salute mentale. Potete leggerlo sulla rivista e su LINDA.nl, e abbiamo preparato un podcast in collaborazione con Hanna Verboom: Buono nella tua testa. In esso parla con Joshua Nollette e Jet van Newkirk, tra gli altri, delle loro differenze psicologiche. Segui Linda. su Instagram per non perderti nulla e ordina la nuova rivista tramite il pulsante qui sotto.

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