mercoledì, Ottobre 23, 2024

Un libro sui Mondiali del 1982 vinti dall’Italia. Una vittoria del calcio azzurro

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Di Roberto Pennino

Negli anni ’70 l’Italia era una nazione martoriata. Gli attacchi politici che hanno ucciso decine di persone hanno gettato il paese nel caos. Ma durante la Coppa del Mondo FIFA del 1982, gli Azzurri vinsero in modo memorabile contro il favorito Brasile dopo una combattuta vittoria per 2-1 sui campioni del mondo in carica dell’Argentina grazie a tre gol del famigerato Paulo Rossi. All’improvviso i cieli sopra la penisola italiana non sono più pesanti e grigi. L’autore Roberto Bennino ha ricostruito come, contro ogni logica, un gruppo di amici sia riuscito a conservare non solo il più prestigioso trofeo calcistico, ma anche l’onore nazionale.

Negli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80 l’Italia visse un periodo di violenza e incertezza sociale. Conosciute come “Annie Di Pyombo”, “Anni di piombo”, le Brigate Rosse sono un’organizzazione terroristica con tendenze comuniste estreme che cerca di destabilizzare il Paese attraverso sanguinosi attacchi.

Non sono gli unici “nemici dello Stato” che fanno della partecipazione alla vita pubblica un’impresa rischiosa. L’organizzazione arrivò all’attenzione internazionale anche nella primavera del 1978 con il rapimento dell’ex primo ministro e di alcuni ministri della Democrazia Cristiana Alto Moro. Il rapimento è finalizzato a liberare dal carcere i tredici brigatisti, ma il premier Giulio Andreotti si rifiuta di trattare. Questo stato di incertezza dura cinquantacinque giorni, durante i quali non solo la famiglia Moro, ma il resto d’Italia attende ogni giorno con timore e trepidazione la notizia del rapimento, prima che il corpo crivellato di colpi di Moro venga scoperto nel bagagliaio di un’auto. auto. Il centro di Roma. Il popolo italiano rimase scioccato non solo dalla brutalità dell’omicidio, ma soprattutto dalla decisiva mancanza di autorità.

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Coppa del Mondo 1982

Un libro sui Mondiali del 1982 vinti dall'Italia: un trionfo del calcio azzurroUn libro sui Mondiali del 1982 vinti dall'Italia: un trionfo del calcio azzurro
L’autore Roberto Pennino ha parlato con Marco Tortelli

Dopo un difficile primo turno del Mondiale 1982, la Nazionale italiana riprese il torneo dopo tre pareggi, con la squadra guidata dal ct Enzo Pierzod riportata sul campo dalla stampa nazionale. La prestazione degli Azzurri è stata un peccato e la squadra non sta bene nel girone della morte con i campioni del mondo in carica dell’Argentina e i favoritissimi Brasile. In effetti, si temono due grandi dilemmi. Ma il 29 giugno 1982 Pierzod vinse 2-1 in una vera e propria battaglia calcistica contro gli argentini.

Gli Azzurri dovevano vincere una battaglia titanica per avanzare alle semifinali, mentre i brasiliani battevano l’Argentina 3-1 pochi giorni dopo. Al Brasile basta un pareggio. Chi deciderà lo scontro diretto in suo favore sembra scontato, l’unica questione è quanto verranno battuti gli Azzurri. Solo gli italiani credono di poter battere i giganti del calcio brasiliano.

Paolo Rossi

Arbitro Klein.

Il 5 luglio 1982 la temperatura in campo raggiunse i 40 gradi e il mondo assistette ad una partita avvincente e senza tregua. David Italia ha compiuto una vera e propria acrobazia eliminando Goliath Brazil. Paolo Rossi è stato il lungo, che ha raggiunto il picco al momento giusto con tre gol per il 3-2. Rossi era ancora in campo come un’ombra nelle partite precedenti. La sua squadra era come giocare con dieci uomini, la sua presenza era così invisibile.

La sera del 5 luglio c’è una grande festa. Dalla Fontana di Trevi nel centro di Roma alle località marittime della Sicilia, gli italiani stanno gettando acqua nell’acqua come per lavare via la depressione dell’ultimo decennio, seminando morte e distruzione. Molte persone hanno evitato i centri urbani negli anni precedenti per paura dei bombardamenti e, dopo la partita contro il Brasile, migliaia di persone si sono radunate nelle piazze di ogni città per condividere una gioia immensa.

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Con una vittoria senza precedenti contro i sudamericani, precedentemente considerati superiori, l’Italia cerca di scrollarsi di dosso i difficili anni ’70 e il nome sulla bocca di tutti è Paolo Rossi, soprattutto il suo alter ego reincarnato ‘Pablito’. All’improvviso c’è un senso di unità che il Paese non conosceva dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Altri punti salienti

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Roberto Pennino con Tino Jaffe

Quella che segue è una settimana di altri momenti salienti. Nella semifinale contro la Polonia, Rossi ha nuovamente rivendicato l’intera produzione dell’Italia con due gol. La squadra italiana è arrivata in finale senza grandi sforzi. L’avversario era la sempre potente Germania Ovest. Dopo un primo tempo difficile in cui il difensore Antonio Cabrini sbaglia un rigore, gli Azzurri pareggiano in una battaglia finale nel secondo atto. I gol di Rossi, Tortelli e Altobelli hanno visto i tedeschi vincere, 3-1 dopo il fischio finale. Contro ogni previsione l’Italia è campione del mondo!

All’Estadio Bernabeu di Madrid si vedono solo le bandiere italiane mentre i giocatori italiani si dirigono verso la tribuna. Il quarantenne capitano Tino Zoff, che segue le orme del re Juan Carlos, accetta il trofeo e lo mostra con orgoglio al mondo. Quando gli Azzurri torneranno in campo porteranno il loro allenatore sulle spalle. Non era solo il loro allenatore Piersot, ma anche il loro padre, mentore, fratello maggiore e guida.

Una fiaba

La favola è finita e ad ogni italiano che vede le foto in qualsiasi parte del mondo viene il nodo alla gola. Questi uomini hanno combattuto, lottato controcorrente e hanno mostrato carattere nei momenti decisivi e hanno superato tutte le avversità che si sono presentate loro. Nel giro di meno di tre settimane l’indifferenza e perfino la vergogna per il rendimento della Nazionale di calcio italiana sono completamente cambiate. Il calcio rende nuovamente orgogliosa una nazione. Orgoglioso di essere italiano. Il piacere è completo. Le piazze sono più affollate che mai, il numero di macchine che suonano i clacson è innumerevoli. È gioia sfrenata, gioia spontanea. È un senso di liberazione duraturo per la maggior parte degli italiani.

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Successo nel calcio azzurro

‘Italia 1982 – Vittoria azzurra del calcio’ è un libro meraviglioso non solo per gli appassionati di calcio ma per tutti coloro che amano l’Italia. Fornisce uno spaccato di come un paese devastato da attacchi e violenze nell’estate del 1982 abbia riacquistato la speranza grazie alle prestazioni della squadra nazionale. L’autore ha fatto diversi viaggi a De Lares e ha parlato con decine di giocatori chiave che erano in campo e a bordo campo durante quella leggendaria estate calcistica.

Lo scrittore Bennino ha parlato con Marco Tortelli, il portiere Dino Jaffe e l’arbitro Klein.

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