L’immagine di fama mondiale “The Hardship of Life” ha cambiato non solo la vita del fotoreporter Mehmet Aslan, ma anche la vita delle persone immortalate nella foto. Padre e figlio Munther e Mustafa al-Nazeel hanno ricevuto visti per cure in Italia, poiché entrambi hanno perso una o entrambe le gambe a causa della lunga guerra in Siria.
La foto mostra Munther che solleva dolcemente suo figlio in aria. Entrambi sono sfigurati dal conflitto in corso che affligge la Siria da anni. La gamba di padre Munther ha dovuto essere amputata dopo un attentato dinamitardo. Mustafa è nato senza gambe a causa dei farmaci che sua madre stava assumendo durante la gravidanza per contrastare gli effetti dell’attacco dei gas nervini. I due sono diventati i volti dei quasi tre milioni di rifugiati siriani che vivono in Turchia attraverso la foto.
Siena International Photography Awards
La foto di Mostafa e Munzer è stata premiata con il premio Picture of the Year ai Siena International Photography Awards (SIPA) ed è diventata internazionale. L’effetto è stato particolarmente grande in Italia. Ecco perché Luca Venturi, l’organizzatore della SIPA, ha organizzato il crowdfunding per fornire a padre e figlio un visto per ricevere cure in Italia. Questo gruppo ha raccolto 100.000 euro.
Gregorio Tite, capo della struttura dove saranno curati Mostafa e Munzir, ha detto che padre Mundhir avrebbe potuto fare progressi sufficienti in poche settimane per poter camminare in modo indipendente usando le gambe protesiche. Per Mustafa, invece, sarà un compito a lungo termine. Il bambino avrà prima le gambe protesiche che possono far scivolare sulle cosce per abituarsi. In età avanzata ne avrà alcuni che possono essere attaccati ai suoi fianchi. “Dato che è ancora giovane, il tempo è dalla sua parte”, dice Titi. “La ricerca futura assicurerà che sarà probabilmente in grado di guidare e operare autonomamente in futuro”.
Venerdì scorso Mustafa e Munzir sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino di Roma, accompagnati dalla madre di famiglia e dalle due figlie. La famiglia intende stabilirsi a Siena, e non è un caso la città in cui è stata premiata la loro foto. In un’intervista al quotidiano italiano La Repubblica, Munzer si è detto molto grato per l’opportunità che la famiglia avrà, soprattutto perché i suoi figli ora potranno andare a scuola. Ma ha anche aggiunto che il suo più grande desiderio era che un giorno Mustafa potesse stare in piedi da solo e abbracciarsi.
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