I taglieri sono spesso realizzati in plastica e si graffiano quando si tagliano o si affettano le verdure, ad esempio.
Così i ricercatori della North Dakota State University hanno studiato le particelle fini che si creano quando si tagliano le carote su un tagliere di plastica.
Lo studio ha rilevato che tagliare le carote su taglieri realizzati con due comuni plastiche, polietilene e polipropilene, può rilasciare fino a 79 milioni di particelle di plastica all’anno.
I ricercatori sottolineano che si tratta di una stima e che la quantità di particelle di plastica rilasciate dipende, tra l’altro, dal materiale e dall’età del tagliere e dalla quantità di forza applicata al coltello.
I ricercatori hanno anche studiato l’effetto delle microplastiche dei taglieri sulle cellule dei topi.
Sebbene durante il taglio delle carote siano state create milioni di microplastiche, i ricercatori hanno concluso che le microplastiche rilasciate dai taglieri in polietilene e polipropilene non hanno alterato le cellule dei topi.
Tuttavia, i risultati evidenziano la necessità di ulteriori ricerche sugli effetti delle microplastiche nella nostra dieta.
I ricercatori raccomandano inoltre di sostituire il tagliere non appena la superficie si danneggia.
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