I classici acciottolati e le prime tre reliquie sono passati. Dopo la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, la voce di Brabancón non poteva competere con gli uomini. Tuttavia, il nostro paese sta vivendo un anno contadino. Nella classifica dei paesi UCI, il Belgio è in testa con 18.706 punti, e la Francia segue già al secondo posto con più di seimila punti.
Vediamo anche diverse bandiere belghe apparire in cima alla classifica dei singoli. Lo sloveno Tadej Pogacar è ancora il numero uno (5875 punti). Il resto del podio è occupato da Wout van Aert (4.862) e Remco Evenepoel (4.609). Il danese Jonas Vinggaard è quarto, mentre l’olandese Mathieu van der Poel è quinto. Sesto e settimo posto ancora per due belgi: Arnaud de Lyye (2410) e Jasper Philipsen (2408), saliti di tre posizioni grazie alla vittoria a Scheldebreg e al secondo posto nella Parigi-Roubaix.
Ciò rende quattro belgi tra i primi sette, unici nel loro genere. Tempi d’oro per il ciclismo maschile belga? Sì, ma è evidente che il centrocampo sembra essere un po’ scomparso al momento. Nella top 50 ci sono solo altri due belgi con Tiesj Benoot (38esimo) e Dylan Teuns (48esimo).
Lotte Kopecky è al sesto posto tra le donne. I primi tre posti sono stati presi dalle olandesi: Lorena Wiebes, Annemiek van Vleuten e Demi Vollering. Il Belgio è al quinto posto nella classifica dei paesi, grazie soprattutto a Kopecky.
Lotto-Dstny sta per ottenere un jolly
Infine, Jumbo-Visma (8.492 punti) rimane in testa alla classifica a squadre, seguita da Team Emirates (8.401). Soudal Quick-Step (5.214) è arrivato terzo. Dopo una campagna meno classica, Intermarché-Circus-Wanty è sceso all’ottavo posto, un posto dietro Alpecin-Deceuninck. Lotto-Dstny segue all’undicesimo posto. Ancora più importante per l’ultimo team pro-Continental è che nella battaglia per i diritti di partenza in tutte le gare del WorldTour nel 2024, ha un generoso bonus di 1.400 punti sull’inseguitore numero uno Israele – Premier Tech.
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