Il momento più bello tra Slovacchia e Belgio è arrivato subito dopo il fischio finale. Kevin De Bruyne era chiaramente deluso ed è andato a chiedere conforto ai suoi figli, ma alla fine ha dovuto rassicurarli lui stesso con un caloroso abbraccio e qualche parola di incoraggiamento. “È un peccato”, ha saputo mettere in prospettiva anche davanti al nostro microfono.
Cosa aveva in mente Kevin De Bruyne stasera?
L’eterno vincitore, chiaramente in controllo, ha dovuto mordersi il labbro alla fine della partita per evitare di esplodere.
Ma a fine partita, quella fiamma è stata sapientemente spenta dai figli, che hanno portato dalla tribuna subito dopo il fischio finale.
Il fatto che abbia dovuto rassicurarli con un abbraccio sincero che tutto sarebbe andato bene in questo torneo, ha messo tutto in prospettiva per la KDB. Ha anche messo in prospettiva la falsa partenza senza problemi davanti al nostro microfono.
Avremmo davvero meritato il pareggio, ma stasera la fortuna non è stata dalla nostra parte.
Kevin De Bruyne
“È un peccato”, disse tranquillamente. “Abbiamo giocato bene i primi venti minuti, finché non abbiamo commesso questo errore. Al giorno d’oggi cose del genere vengono punite”.
“Comunque nel primo tempo abbiamo continuato a guardare un po’, ma dopo la ripresa abbiamo aggiustato le cose e le cose sono migliorate. Abbiamo provato a pressare e a creare tante occasioni”.
“Abbiamo davvero meritato il pareggio, ma stasera la fortuna non è stata dalla nostra. Il fatto che non abbiamo concesso nulla dimostra che non abbiamo giocato male”.
E quei gol annullati? “Penso che fossero al limite”, è sempre rimasto calmo quando gli è stata posta quella domanda.
Ciò che un momento familiare non può fare.